UniTrento "nasconde" le case al terremoto
Nei laboratori dell'ateneo un gruppo di ricerca rende gli edifici invisibili al sisma per proteggerli
Settembre 2019

Cosa vuol dire rendere una costruzione "invisibile" alle onde di un terremoto? In che modo si riesce a schermarla e quindi a difenderla? A spiegarlo è Diego Misseroni (ricercatore di Scienza delle Costruzioni del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica di UniTrento) assieme a Davide Bigoni (professore nello stesso dipartimento): «In laboratorio siamo riusciti a rendere un edificio "invisibile" al terremoto: abbiamo realizzato una struttura con alcune aperture che abbiamo rinforzato per renderle invisibili alle vibrazioni, facendo in modo che non disturbino il comportamento sismico della struttura».

Lo studio apre prospettive promettenti per studiare una nuova tipologia di costruzioni antisismiche accomunate dall’essere "impermeabili" alle onde generate da un terremoto, che quindi le attraversa senza distruggerle.

Per questo Diego Misseroni e Davide Bigoni dell’Università di Trento, assieme a Alexander Movchan dell’University of Liverpool, hanno ottenuto la copertina della famosa rivista scientifica britannica "Proceedings of the Royal Society A" con un articolo nel quale descrivono l’invisibilità elastica ottenuta con esperimenti realizzati nell'Instability Lab del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell'Università di Trento.

Il gruppo di ricerca del professor Bigoni non è nuovo a questo genere di riconoscimenti, infatti è la quinta volta negli ultimi cinque anni che viene dedicata la copertina dei "Proceedings" a un lavoro sviluppato dal suo team di ricerca.

L’articolo (dal titolo "Omnidirectional flexural invisibility of multiple interacting voids in vibrating elastic plates") è online: https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rspa.2019.0283

Il video degli esperimenti in laboratorio è disponibile qui.