Il Trentino è stato protagonista dell’evento Apreski – Milano Mountain Show a metà ottobre 2025. Grazie alla stretta collaborazione tra le due anime operative della Provincia autonoma di Trento – Trentino Sviluppo e Trentino Marketing – c’è stato ampio spazio per presentare la visione innovativa, responsabile e competitiva della montagna trentina.
Oltre all’avvio della stagione invernale alle porte, sono stati annunciati progetti importanti, con uno sguardo anche alle imminenti Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026.
Il ruolo di Trentino Sviluppo nel settore impianti a fune
Il vicepresidente di Trentino Sviluppo, Albert Ballardini, ha delineato la visione strategica dell’ente per la montagna del futuro: un ecosistema integrato, sostenibile e “season independent” verso l’apertura continuativa. L’idea è quella di una montagna capace di vivere ben oltre la tradizionale stagione invernale, in cui le infrastrutture non chiudono ma si riconvertono per abilitare le persone a sport, cultura, lavoro da remoto, formazione e benessere, secondo un modello multi-esperienziale.
«Non costruiamo solo impianti. Noi progettiamo ecosistemi, per una montagna più connessa, più viva, più libera dalle stagioni. Il settore funiviario rappresenta un asset strategico non solo per la competitività turistica, ma anche per la vivibilità stessa dei territori montani. Per questo, Trentino Sviluppo si configura oggi come public innovation hub per la sperimentazione della montagna del futuro: la nostra missione è abilitare nuovi modelli di sviluppo territoriale, sostenibili, inclusivi e resilienti, attraverso investimenti in infrastrutture hard e soft».
Albert Ballardini, vicepresidente di Trentino Sviluppo
Trentino Sviluppo riveste un ruolo chiave nel settore degli impianti a fune in provincia di Trento e la sua attività genera un valore occupazionale di oltre 600 addetti. Oltre a partecipare con quote in 14 società funiviarie, è proprietaria di:
- 30 impianti a fune con una portata oraria complessiva di 42 mila persone/ora
- bacini di accumulo per una capacità totale di oltre 300.000 mc
- sistemi di innevamento programmato e condotte di innevamento per un totale di 180 km di rete infrastrutturale
- ulteriori asset tecnologici diffusi nei comprensori sciistici di competenza
L'obiettivo ora non è solo quello di aumentare i passaggi a favore di una crescita economica del settore, bensì quello di favorire una montagna aperta tutto l’anno, creando innovazione sociale attraverso:
- nuove professionalità
- valore per tutte le stagioni
- inclusività generazionale
Lo sguardo di Trentino Sviluppo verso una Mountain 360°
Cuore della visione strategica trentina è il passaggio da un modello sci-centrico alla visione “Mountain 360°”, in cui è necessario superare il paradigma dello sci come unica leva di attrattività turistica per abbracciare un approccio multi-utente e multi-esperienza. Il modello di governance promosso da Trentino Sviluppo si basa quindi su:
- proprietà pubblico-privata intelligente
- dialogo costante tra territorio, operatori e istituzioni
- visione integrata di destination management.
Tra i progetti simbolo della nuova visione, Ballardini cita due collegamenti strategici in programma e un caso di successo:
- il collegamento San Martino di Castrozza–Passo Rolle, intervento di connessione intervalliva “last mile green mobility” per decongestionare il traffico su gomma, migliorare l’accessibilità e promuovere un’area ad alta vocazione naturalistica
- la funivia Trento–Monte Bondone, impianto urbano per la mobilità integrata città-montagna, in linea con le smart city strategy e con le politiche di urban regeneration, attrattiva sia per il turista che per il cittadino comune
- la telecabina Molveno–Pradel, esempio virtuoso di trasformazione infrastrutturale. Nata per la stagione invernale, ha portato ad un +30% di passaggi estivi negli ultimi cinque anni, con richieste da parte degli operatori di early opening (giugno) e late closing (ottobre). La località è oggi core node del network Dolomiti Paganella Bike, integrandosi in percorsi MTB internazionali.
«Vogliamo – conclude Ballardini - una montagna abitata e abitabile tutto l’anno dove infrastrutture e comunità crescono insieme per garantire sostenibilità economica e ambientale, continuità operativa e rispetto degli standard internazionali di sicurezza e innovazione».