Funivie trentine: una ripartenza all'insegna della sicurezza
Giugno 2020

Dopo il blocco causato dal Covid-19, è iniziata la stagione estiva anche per le funivie della Provincia autonoma di Trento. Le parole d'ordine sono: sicurezza, protocolli condivisi e differenziazione dell'offerta attrattiva.

Sicurezza prima di tutto

In tema sicurezza il Trentino si muove unito e compatto, con linee guida e protocolli condivisi da tutti gli operatori di impianti funiviari. Igienizzazione degli ambienti, dilatazione delle code, aumento del personale per incrementare i controlli sono misure necessarie per lavorare senza preoccupazioni e offrire agli utenti un servizio a prova di Coronavirus. Ne sono un esempio gli impianti di risalita Molveno - Pradel, che portano nel cuore del parco naturale Adamello Brenta. Qui ci si è mossi seguendo due direttive: distanziamento sociale e igienizzazione. Per quanto riguarda il primo punto, sono stati creati dei percorsi guidati e obbligatori, per mantenere sempre la distanza di sicurezza prevista dai protocolli ed evitare così il rischio di assembramenti. Anche l’accesso alle cabinovie è stato regolamentato, con l’introduzione dell’obbligo di utilizzo della mascherina e la riduzione di un terzo della portata massima, che è passata da 8 a 5 persone. Per quanto riguarda invece il fattore igiene, sono stati acquistati prodotti e macchinari per igienizzare e sanificare in modo costante le cabine e gli spazi comuni con cui vengono in contatto gli utenti.

C.MA Sicura, un supporto al management delle imprese

Punto cardine di questa regia unica e condivisa a livello provinciale in tempa di impianti di risalita è C.MA Sicura, il protocollo d’intesa pensato per fornire supporto al management delle imprese funiviarie nell’inedito e difficile periodo post Covid-19. Il progetto, che si terrà tra giugno e novembre 2020, è promosso da Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Trentino School of Management e ANEF, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari. Sarà suddiviso in due fasi parallele e avrà l’obiettivo di mantenere alto il livello dei servizi funiviari trentini allineando tutti i protocolli delle società funiviarie e profilando nuovi scenari. L’intento è chiaro: rispondere all’emergenza facendo sistema e studiando il presente per affrontare meglio il futuro.

Differenziare l’offerta attrattiva: non solo skiarea, ma sviluppo a 360°

Gli impianti funiviari sono concepiti sempre più come uno strumento da valorizzare non solo d’inverno, in relazione alla stagione sciistica, ma 365 giorni all’anno. Per affrontare meglio questa sfida Trentino Sviluppo ha quindi elaborato uno studio, destinato agli operatori locali del settore, per capire quali aree di benchmark sta offrendo il mercato europeo e orientare le imprese e i prodotti trentini. Un bell’esempio di differenziazione dell’offerta attrattiva è quello rappresentato dell’area Dolomiti Paganella, dove cinque anni fa si è deciso di rivoluzionare il piano strategico della destinazione, puntando tutto sul settore bike con impronta gravity, che è legata alla discesa e utilizza quindi gli impianti di risalita. È stato strutturato un bike pass unico fra le tre società impiantistiche che interessano il territorio (Andalo, Fai e Molveno) e sono stati creati nuovi tracciati, permettendo così di dar vita a una bike area tra le migliori delle Alpi e conosciuta in tutta Europa.